L’Attività Equestre ha sempre rappresentato per l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria una radicata tradizione motivata dalle origini sostanzialmente militari dell’equitazione moderna che proprio nella Cavalleria Italiana ha trovato le sue basi. Senza il sistema creato dal Capitano Federico Caprilli all’inizio dello scorso secolo ed applicato nelle Scuole di Cavalleria di Pinerolo e Tor di Quinto e sviluppato dai suoi discepoli grandissimi cavalieri ed istruttori da Ubertalli, Bianchetti, Starita, Bolla, Acerbo, non si potrebbe parlare di equitazione moderna. Nessuno sport è tanto debitore di un’istituzione quanto l’equitazione nei confronti dell’Arma di Cavalleria nel cui seno sono nati i grandi cavalieri da Caprilli a Lequio a Piero d’Inzeo. Scorrendo le immagini dell’iconografia classica dell’inizio secolo vediamo ai corsi organizzati dalla Scuola di Cavalleria guidata dal Gen. Berta, cavalieri stranieri di tutte le nazioni più evolute, venuti ad apprendere il sistema italiano. Non è male ricordare queste radici in tempi in cui in Italia gli stages di cavalieri e tecnici stranieri si moltiplicano. Nel secondo dopo guerra con la scomparsa dei cavalli nei reggimenti di cavalleria la grande tradizione dell’equitazione militare si è mantenuta ad altissimi livelli grazie a cavalieri interpreti eccelsi del sistema caprilliano come i fratelli d’Inzeo ed altre grandi figure da Bettoni a Conforti e Gutierrez fino agli Oppes ad Azais e poi ai fratelli Angioni. Della tradizione sono sopravvissuti, in certi casi miracolosamente, impianti storici come quello di Tor di Quinto che ancora oggi tenuto a lustro dai Lancieri di Montebello, ospita grandi eventi di Salto Ostacoli e Concorso Completo. L’attività equestre sarebbe tuttavia rimasta solo nell’anima e nelle tradizioni della cavalleria se la Convenzione stipulata tra lo Stato Maggiore dell’Esercito e l’Associazione Arma di Cavalleria non avesse riportato anche sul piano organizzativo alla ribalta le strutture e l’organizzazione dell’Esercito Italiano. La Convenzione di fatto affida all’ANAC l’organizzazione di eventi nei Centri Ippici Militari come pure di iniziative di formazione e qualificazione professionale ed al tempo stesso consente ai civili la fruizione, come soci ANAC, degli impianti militari naturalmente in tempi e modi compatibili con le esigenze di addestramento dei Reparti. Nel periodo di vita della Convenzione sono moltissime le manifestazioni organizzate nelle discipline olimpiche tra cui eventi internazionali e campionati nazionali. L’ANAC ha potuto così intervenire per migliorare strutture esistenti e individuare nuove opportunità formando e coordinando risorse di uomini e di mezzi. I centri militari esistenti in Italia sono attualmente 14. Essi fanno capo al reparto di appartenenza solitamente un reggimento. Dispongono di attrezzature, scuderie, campi ostacoli, terreni di campagna, maneggi e di tutte le infrastrutture che caratterizzano un moderno centro ippico. Sono guidati da un Capo Centro che a sua volta dipende gerarchicamente dal Comandante del reparto. Il Coordinamento dei Centri ippici Militari è attuato dall’ANAC per quanto riguarda l’Attività Sportiva e formativa e le manifestazioni collegate non ultima l’ippoterapia, attraverso una Commissione Nazionale composta da rappresentanti dell’ ANAC e dell’ Esercito Italiano a cui fanno capo 10 Commissioni Locali ANAC. L’ANAC nella sua Consulta Militare sostiene ed appoggia le iniziative sportive, concorda programmi ed indirizzi con FISE stessa nel comune interesse dello sport equestre.
L’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria svolge un ruolo di primo piano per la valorizzazione degli impianti e dello sport militare e dell’intero sport equestre militare italiano. In base alla Convenzione con l’Esercito Italiano l’A.N.A.C. ha contribuito a realizzare d’intesa con la F.I.S.E. negli impianti militari oltre 100 eventi agonistici nelle diverse discipline e specialità dal livello regionale a quello nazionale e internazionale I cavalieri civili, tesserandosi all’A.N.A.C., hanno avuto la possibilità di accedere ai campi di pertinenza dei Centri Ippici Militari (CIM) in tutta Italia. Sempre a cura dell’A.N.A.C. si sono svolti in diversi CIM corsi formativi per artieri, preparatori giovani cavalli, tecnici di base, istruttori, giudici. L’organizzazione dell’ Esercito Italiano per l’equitazione articolata su 14 Centri Ippici Militari coordinati da 10 Commissioni Locali, facenti capo ad una Commissione Nazionale a Roma.
Le linee di indirizzo di ANAC Attività Equestre sono collegate naturalmente agli obiettivi della Convenzione a loro volta intimamente ispirate alle tradizioni dell’Arma. Indirizzi, quindi, che vogliono mantenere vive nella Forza Armata queste tradizioni contribuendo al miglioramento dell’addestramento ippico militare e in termini più ampi alla crescita dello sport equestre italiano. L’ANAC vuole pertanto operare per il potenziamento delle strutture militare rendendolo sempre più adeguate alle esigenze dell’equitazione moderna, valorizzandole e facendone utili palestre addestrative, fattori di immagini per l’Esercito. Inoltre l’attività organizzativa di eventi attraverso partecipazioni, fruizione impianti, sponsorizzazioni, è diretta anche alla raccolta di risorse da destinare integralmente all’addestramento ippico militare. Gli interventi tecnico – economici vengono decisi dalla Commissione Nazionale che valuta le priorità partendo da criteri di potenziamento dei centri maggiori e al tempo stesso di avviamento e messa a regime dei centri minori o in fase di costituzione o rilancio. In queste ottiche si collocano da un lato, ad esempio, gli interventi sul miglioramento dei grandi percorsi di completo a Tor di Quinto e dall’altro l’attrezzatura della piazza d’armi del Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano come palestra di campagna a Milano.
Pregevole l’attività agonistica dei CIM “Savoia Cavalleria” (Grosseto) dell’Accademia Militare (Modena) dei “Lancieri di Aosta” (Palermo) della “Scuola di Cavalleria” (Lecce). Nel complesso tutti i 14 Centri sono operativi con uno o più eventi o iniziative formative.
Sulla Rivista di Cavalleria sono periodicamente riportate le notizie di eventi e manifestazioni.